La human escalation dei nostri chatbot diventa ancora più “umana” grazie a Bandyer

Stiamo assistendo a un profondo cambiamento nel rapporto tra il fisico e il virtuale. La distinzione tra lo spazio fisico e lo spazio online viene ad assottigliarsi man mano che il digitale viene integrato nella nostra quotidianità e la relazione con il brand avviene sempre di più attraverso una molteplicità di canali. Tanto che oggi risulta normale visitare virtualmente un negozio dal proprio smartphone o chattare con un bot e finalizzare un acquisto. La sfida per l’attenzione e la soddisfazione dei clienti si gioca tutta sul terreno della Customer Experience: non basta più vendere prodotti o servizi di valore, ma è soprattutto l’esperienza che il cliente fa con il brand a determinarne il successo. Le aziende che si distinguono sono quelle che creano valore per i propri consumatori supportandoli in ogni fase del customer journey.

La collaborazione con Bandyer

In questo contesto, l’umanizzazione del contatto e la continua conversazione con il consumatore sono fondamentali. In Heres infatti crediamo fortemente nel cambio di paradigma verso un’azienda sempre più Human-AI; per questo abbiamo dotato la nostra tecnologia di strumenti per lo human handover e abbiamo da subito integrato le principali piattaforme di messaggistica e customer service. Oggi siamo particolarmente orgogliosi di annunciare la nuova partnership con Bandyer che si colloca proprio nel mezzo di questo processo e che allarga ulteriormente il potenziale dei nostri assistenti virtuali.

Bandyer nasce infatti per semplificare e migliorare l’interazione tra aziende e clienti, e lo fa grazie a una tecnologia WebRTC unita a delle REST API, che supera ogni barriera tecnica e permette di inserire all’interno di qualsiasi sistema aziendale un canale di videocomunicazione versatile, semplice e immediato. Le parole d’ordine sono facilità d’integrazione, immediatezza d’uso, sicurezza e fidelizzazione dei propri clienti.

In cosa consiste l’integrazione

Con questo nuovo servizio, la tecnologia di Heres si evolve: la human escalation, che prevedeva solamente un’assistenza di tipo testuale, ora diventa pienamente immersiva grazie alla possibilità di attivare una videochiamata all’operatore. Lato utente la facilità d’uso è totale grazie all’integrazione della videochiamata direttamente dalla chat.

Attivare la feature è davvero semplice grazie al connettore plug&play già disponibile per tutti i nostri clienti: basta cliccare un bottone all’interno della chat per avviare una videochiamata con il primo operatore disponibile. L’integrazione avviene in modalità seamless, senza barriere software, fornendo un link diretto alla soluzione Bandyer.

Quali sono i vantaggi?

Le applicazioni sono davvero tantissime e adatte a ogni dominio ed esigenza. Un Dominio ideale è quello del Conversational Commerce, dove una conversazione con il chatbot per la discovery di prodotti e servizi si può trasformare in una video call con il personale di reparto: una esperienza completa e seamless dal personal shopper virtuale al video personal shopper umano.

Webchat proprietaria con integrazione a bandyer

In conclusione, la partnership tra Bandyer ed Heres avvicina il consumatore finale al brand, garantendogli un’esperienza ottimale e di valore, anche grazie alla nuova tecnologia che vede impiegati i Google Glasses per un’esperienza davvero immersiva.

Stella: il bot che aiuta Gottardo a mantenere il distanziamento sociale in azienda

Con le sue 3 insegne e gli oltre 700 punti vendita, Gottardo ha dovuto fronteggiare tutti i problemi logistici e gestionali che il Covid-19 ha posto alle grandi aziende. Nel farlo, ha trovato nel chatbot un valido alleato.

La gestione delle risorse all’epoca della pandemia

Ormai abbiamo familiarizzato a tal punto col concetto di “distanziamento sociale” che ci sembra che esso abbia sempre fatto parte del nostro universo cognitivo. Eppure, fino a poco meno di un anno fa, nessuno avrebbe detto che l’organizzazione degli spazi destinati alle attività sociali, di qualsiasi natura esse fossero, sarebbe stata condizionata da un fattore nuovo, che si sarebbe andato ad aggiungere ai più classici criteri di funzionalità e comodità: la necessità di garantire tra una persona e l’altra uno spazio tale da minimizzare il rischio di trasmissione aerea del Sars Covid-19. Ogni azienda ha dovuto riorganizzare internamente i suoi spazi e le sue risorse per rispettare questo principio e ha dovuto farlo in tempi brevissimi.

Tra le varie misure, Gottardo si è trovata a dover stabilire una capienza massima per ogni sua sala riunione e a garantire che complessivamente in azienda non si superassero mai i 10 esterni presenti contemporaneamente.

Se già stabilire queste regole ha sicuramente richiesto un’analisi non banale, ancor più problematica è stata la questione di come garantirne il rispetto: era sicuramente impensabile che i singoli dipendenti, trovandosi a dover prenotare una sala riunione, ricordassero a memoria le capienze di ogni sala e controllassero se gli esterni che intendevano coinvolgere, se sommati a quelli invitati dai loro colleghi in eventuali riunioni concomitanti, non andasse a eccedere il numero massimo di esterni permesso.

L’esigenza di automatizzare il processo appariva dunque ovvia fin da subito. Assai meno ovvia era invece l’idea di farlo tramite un chatbot.

Una segretaria virtuale per tutti i dipendenti

A far propendere per il chatbot sono state alcune delle caratteristiche intrinseche delle interfacce conversazionali in generale e del prodotto Heres in particolare.

Nello specifico:

  1. I chatbot sono strumenti basati su un’interfaccia (la chat) e un mezzo di comunicazione (il linguaggio naturale) a cui l’utente è abituato e che quindi non necessitano di un training specifico, cosa che invece, seppur a un livello minimo, richiederebbero plugin o applicazioni.
  2. I chatbot di Heres sono integrabili con qualsiasi piattaforma o tecnologia che esponga delle API: la lettura di un calendario sale e l’applicazione di una serie di controlli e filtri sui dati ricevuti è perfettamente in linea con lo scope del prodotto.

È nata quindi Stella, che, come un’efficientissima segretaria, raccoglie le esigenze dei dipendenti Gottardo e propone loro le sale e gli slot di disponibilità più convenienti, grazie all’integrazione con Microsoft Exchange.

Prenotare una sala

Come prenotare una sala con Stella? Semplicissimo! Come con una segretaria in carne ed ossa occorre:

  1. Specificare per quanti partecipanti (interni ed esterni) e per quanto tempo serve la sala
  2. Specificare criteri di ricerca o preferenze aggiuntive come data, fascia oraria, necessità di attrezzatura specifica o predilezione per una data sala
  3. Scegliere uno slot di disponibilità tra quelli presentati dall’assistente, già selezionati in base ai requisiti di capienza e presenza di esterni stabiliti dall’azienda.
  4. Specificare eventuali titolo e descrizione dell’evento
  5. Scaricare il file ics già compilato, caricarlo su outlook e aggiungere i partecipanti

L’assistente virtuale è in grado di estrarre i dati utili da una richiesta formulata in linguaggio naturale e di porre solo le domande strettamente necessarie a recuperare i dati mancanti, senza che l’utente sia obbligato a seguire un percorso rigido e vincolato come la compilazione di un form.

Stella è solo uno dei mille modi con cui un chatbot può supportare le aziende nella gestione dell’emergenza Covid-19 e, in generale, nella logistica e nella gestione delle risorse.

Live il primo bot di Heres su Telegram!

La popolare piattaforma di messaggistica sta prendendo sempre più piede anche grazie alla sua versatilità e a strumenti quali i canali e, appunto, i chatbot.

Il fatto che la piattaforma sia in ascesa anche nel nostro paese è evidente: nel secondo semestre del 2019 gli utenti italiani sono stati ben 10,9 milioni, il 59% in più rispetto all’anno precedente (dato di InsideMarketing). E ad aumentare non sono solo gli utenti privati, ma anche le aziende che ne fanno un valido strumento di comunicazione interna.

Un taskbot su telegram

Se la tipologia più diffusa di chatbot su Telegram è sicuramente il command-bot, ovvero il chatbot basato su comandi, facile da implementare per chiunque, molto meno diffusi sono sicuramente i Task-bot, che uniscono alla comprensione del linguaggio naturale un’elevata profondità conversazionale e la capacità di svolgere task complessi grazie all’integrazioni con sistemi di terze parti.

Quello che abbiamo fatto è portare sul canale Telegram il Task-bot di Heres completo di tutte le sue feature distintive, automaticamente adattate alla piattaforma di messaggistica grazie al connettore nativo. Tramite Telegram è infatti possibile gestire entrambe le modalità d’interazione previste dalla nostra chat: NLP (interazione in linguaggio naturale) e wizard (navigazione guidata tramite quick reply). A differenza del suo concorrente Whatsapp, infatti, Telegram gestisce le quick reply (i “bottoni” che consentono la scelta tra più opzioni), con una veste grafica comoda e intuitiva sia da desktop sia da mobile.

Chatbot per dpv su telegram

Perché Telegram

Perché scegliere Telegram tra i canali su cui portare un chatbot? Ecco una serie di ottime ragioni:

  • Versatilità: il canale dà accesso a tutte le principali features della chat di Heres, sia da desktop sia da mobile, su tutti i tipi di dispositivo.
  • Comodità: l’applicazione di Telegram è un’ottima scelta per chi desidera che il proprio chatbot sia sempre a portata di mano dei suoi utenti
  • Adatto a servizi B2B: l’integrazione del chatbot su Telegram si è già rivelata essere una scelta estremamente valida come servizio B2B! In particolare nel campo delle field operations, infatti, l’esigenza di essere connesso ai servizi aziendali senza dover accedere alla intranet o ad applicazioni custom è quanto mai rilevante.

Insomma, non ci sembra esagerato affermare che, se certamente Telegram è un volano di diffusione dei chatbot, probabilmente la facilità d’integrazione dei chatbot è una delle ragioni del sempre maggior successo di Telegram.

Per ricevere ulteriori informazioni riguardo l’integrazione con Telegram o su come collaborare con Heres, contatta i nostri Conversation Designer.

Benvenuta Alice, il chatbot di DPV a supporto delle Field Operations

Quello delle field operations è un mondo tutt’altro che semplice. Lavorare “sul campo”, di qualsiasi campo si tratti, significa dinamismo e capacità di improvvisazione, ma implica quasi sempre una buona dose di fatica fisica e, diciamolo, di scomodità.

Che si tratti di agenti di commercio, supervisori o merchandiser, parliamo sempre di lavorare in piedi o alla guida e di interagire al contempo con clienti, sistemi aziendali e ambiente circostante.

Un assistente virtuale può davvero essere un valido supporto per queste figure, che hanno bisogno di assistenza comoda, veloce, a portata di mano.

Chiaramente dev’essere un’assistente virtuale specificamente progettato per le loro esigenze.

Il progetto DPV è stata per noi l’opportunità di cimentarci con questa sfida.

L’esigenza di DPV

DPV è un’agenzia leader nel settore del field marketing e marketing operativo. Con più di 2.500 merchandiser distribuiti sul territorio nazionale, DPV offre ai brand un presidio completo e capillare dei punti vendita. Per garantire il miglior coordinamento tra le risorse ha sviluppato un’app proprietariaWasabi, che consente ai merchandiser di gestire interamente l’attività al punto vendita, dalla reportistica alle ordinazioni.

Una tanto intensa attività sul territorio ha richiesto sempre più un presidio di assistenza tecnica da un lato e di centro servizi dall’altro, per risolvere tempestivamente le problematiche riscontrate dai merchandiser durante le loro visite.

Analizzando tali problematiche, come era prevedibile, si è scoperto che la grande maggioranza delle occorrenze riguardava un relativamente ristretto numero di casistiche. Le risorse del customer service si trovavano quindi a impiegare gran parte del loro tempo a fornire ai merchandiser le stesse risposte e a compiere operazioni estremamente ripetitive, non potendo investire le energie necessarie nella risoluzione delle problematiche nuove e inaspettate, che più avrebbero richiesto il loro intervento.

Davanti a questo scenario la scelta di dotare il proprio team di un’assistente virtuale è apparsa del tutto naturale. È nata così Alice, l’assistente virtuale di DPV.

L’importanza della multicanalità

Date le specifiche caratteristiche delle field operations una delle scelte maggiormente rilevanti è stata quella dei touchpoint. Gli agenti sul territorio, infatti, gestiscono la loro attività principalmente su tre piattaforme:

  • L’app Wasabi mobile, installata sui tablet e sui telefoni aziendali
  • La piattaforma di messaggistica Telegram
  • La intranet aziendale

La decisione di integrare Alice su tutte queste piattaforme è apparsa quindi la più naturale.

In particolare, la presenza del chatbot su Telegram è quanto più funzionale all’assistenza in mobilità.

Attualmente Alice è già presente su Telegram e sulla intranet aziendale. A breve l’integrazione all’interno di Wasabi: l’interfaccia sarà ottimizzata per una fruizione esclusivamente da smartphone o tablet e per raggiungere una perfetta armonizzazione con l’utilizzo dell’applicazione.

Chatbot per le field operation su telegram per cliente dpv

Come Alice supporta i merchandiser

Sono diversi i modi in cui Alice supporta i merchandiser:

  • Troubleshooting IT: il team di DPV ha mappato tutte le principali casistiche di problemi nell’uso dell’app Wasabi e i flussi di troubleshooting relativi. Heres ha trasformato questi flussi in percorsi conversazionali fluidi e veloci. In primo luogo quindi Alice guida il merchandiser nelle operazioni e nei controlli necessari a risolvere autonomamente il problema. Laddove questo non bastasse, passa la parola ai colleghi umani: se ci sono operatori disponibili al momento della richiesta, questi vengono notificati nel pannello di Live chat della console del chatbot e possono subentrare ad Alice direttamente nel corso della conversazione. Altrimenti Alice procede con la raccolta di tutti i dati necessari ad aprire un ticket completo e ben strutturato, che viene creato sulla piattaforma di Helpdesk interna alla console del chatbot e notificato via email agli operatori.
  • Invio documenti al punto vendita: l’autorizzazione ad accedere ai punti vendita da parte dei mechandiser prevede, come è ovvio, uno scambio di documentazione tra DPV e i punti vendita. Qualora questi documenti non risultino reperibili al momento dell’accesso allo store, si possono creare consistenti ritardi nell’inizio delle attività. È quindi necessario che il recupero della documentazione eventualmente mancante sia quanto più agile e tempestivo. Alice si è rivelata un’ottima soluzione anche a questo problema: riconosciuto il merchandiser, questo non dovrà fare altro che indicarle il codice del punto vendita e i documenti che desidera inviare e Alice procederà in pochi secondi a finalizzare l’operazione.
  • Problemi relativi all’utenza: Alice può inoltrare una richiesta di ricarica relativa alla sim voce o alla sim dati del telefono aziendale dell’utente.
  • Recupero credenziali: connettendosi al profilo di ciascun utente, Alice può recuperare le credenziali di accesso agli altri portali dell’azienda, tra i quali quelli dedicati all’HR.
  • FAQ: Alice può infine rispondere a domande su come usare l’app Wasabi e sul mondo DPV.

Crescere e capitalizzare il know how

Proprio come un collega umano, Alice è ora un membro a tutti gli effetti del team di DPV. A pochi giorni dal suo onboarding possiamo dire che si è integrata con facilità. Ma come per ogni nuova risorsa, la sfida più importante sarà la capacità di Alice di crescere assieme al suo team, rinnovando sé stessa e capitalizzando le competenze acquisite. Per Heres, infatti, il go Live non è mai un punto di arrivo, ma l’inizio della parte più bella del percorso.

Oltre ad aiutare il customer service ad assistere i dipendenti via chat, negli ultimi sei mesi Alice facilita anche la prenotazioni di appuntamenti telefonici oppure presso una delle sedi DPV, grazie all’apertura di segnalazioni contenenti tutte le informazioni utili all’operatore che confermerà l’appuntamento e in seguito lo gestirà l’appuntamento.

Buon viaggio Alice!

Innovare il Customer Service: ecco come lo sta facendo Yeppon

Yeppon è nata nel 2011 ed è ora tra le piattaforme e-commerce più conosciute in Italia con 300 mila italiani che vi si affidano per trovare tra oltre 350 mila prodotti quello più adatto a loro. Con questi numeri è facile intuire come l’azienda sia cresciuta velocemente insieme al numero delle richieste fatte dai clienti sempre più esigenti. Chi meglio dell’intelligenza artificiale poteva venire in aiuto al Servizio clienti di Yeppon? Grazie a Gaia i clienti di Yeppon.it possono contare su un aiuto 7 giorni su 7 h24 durante i propri acquisti! Vediamo più nel dettaglio le novità, anche di prodotto, scaturite dalla collaborazione con Yeppon.

Ecosistema in costante crescita

L’ecosistema Heres cresce a ogni nuova installazione. Siamo molto fieri di questo progetto che ci ha permesso di ampliare le nostre features di prodotto, grazie a un lavoro in costante collaborazione tra il servizio clienti Yeppon e i nostri team di sviluppo e di conversation design. Grazie a questo chatbot abbiamo migliorato la gestione delle notifiche in Live Chat, implementato la possibilità di scambiare file durante l’esclation con operatore e sviluppato altre interessanti integrazioni per la gestione dei prodotti.

Il supporto che mancava a dipendenti e clienti

Con Gaia il servizio clienti è più efficiente e veloce e i clienti più soddisfatti di prima! Il nuovo chatbot gestisce tantissime delle richieste che tutti i giorni arrivano al servizio clienti, diminuendo le segnalazioni scalate al secondo livello e rispondendo subito alle domande più richieste, come lo stato dell’ordine, i costi e i tempi di spedizione, fino alla disponibilità dei prodotti a magazzino. In più, con un albero conversazionale pensato in maniera semplice ed efficace, gli utenti possono trovare velocemente le informazioni che cercano in pochi click.

Ma non solo, con Yeppon ci siamo spinti oltre integrandoci perfettamente con tutti i dati disponibili a backend, con l’opportunità quindi di fornire tantissime informazioni aggiuntive agli utenti del chatbot! Tra le integrazioni più importanti ci sono:

  • Marketplace: fornisce informazioni su ordini effettuati tramite una decina marketplace di terza parte (come Amazon e Ebay).
  • Tracciamento della spedizione: grazie all’integrazione con Qaplà fornisce lo stato delle spedizioni e il relativo tracking.
  • Disponibilità prodotti: controlla la disponibilità dei prodotti a magazzino.
  • Costo e modalità di spedizione: fornisce le modalità di spedizione e i relativi costi in base al prodotto selezionato.

E per i prodotti?

In tutti gli e-commerce il prodotto ha un ruolo centrale nel customer journey degli utenti che si approcciano al sito. Consapevoli di questo, abbiamo integrato logiche di Conversational Commerce per dare rilievo alla gestione dei prodotti tramite chatbot. Gaia è infatti perfettamente integrata con il motore di ricerca del sito ed è in grado di mostrare i prodotti richiesti dagli utenti, con la possibilità di effettuare una ricerca anche per brand. Riconosce quando l’utente si trova su una pagina prodotto e lo invita a contattare l’assistenza per tutte le informazioni più di dettaglio, come le misure e la compatibilità fra prodotti. Una volta selezionato il prodotto adatto alle proprie esigenze, il chatbot fornisce tutte le informazioni sulle modalità di spedizione specifiche e la disponibilità a magazzino.

Se sei curioso di vedere Gaia all’opera ecco un assaggio di quello che è possibile chiederle:

Come supporta Gaia gli operatori del Customer Service Yeppon?

Nell’ultimo anno, sono più di 48 mila gli utenti che hanno utilizzato il chatbot, per un totale di quasi 58 mila conversazioni, con un tasso di correttezza dell’89%.

Gaia fornisce un supporto immediato su ordini, spedizioni e prodotti, ossia i topic richiesti più frequentemente agli operatori. Ma il bot aiuta il customer service anche in altro modo, attraverso l’integrazione con Zendesk, la piattaforma usata da Yeppon per gestire i ticket di assistenza. Quando la richiesta non può essere risolta sul momento, Gaia è in grado di far aprire all’utente, direttamente in chat, ticket qualificati: raccoglie tutte le informazioni utili all’assistenza clienti attraverso domande dirette e il recupero di dati conversazionali. E se è necessario ulteriore supporto, un operatore umano può sostituirsi a Gaia all’interno della chat, garantendo un’esperienza conversazionale più fluida.  

Nuovi colleghi virtuali: i chatbot per le intranet aziendali

Si stima che per la fine del 2020, l’80% delle imprese utilizzeranno i chatbot (Chatbot Magazine) e che la loro introduzione farà risparmiare circa 2,5 miliardi di ore a carico del Customer Service entro il 2023 (Chatbots Life). I campi d’applicazione dei bot sono molti, non solo in ambito B2C e B2B, ma anche all’interno delle aziende stesse. Pensiamo ad esempio a quanto può essere utile un chatbot integrato nelle intranet aziendali, spesso architetturalmente complesse e con una mole d’informazioni archiviate a volte in maniera poco user friendly. I chatbot in questi contesti possono avvero fare la differenza nella diffusione delle news e del know-how aziendale tra tutti i dipendenti.

Dompé Farmaceutici S.p.A ha subito colto la sfida dell’innovazione digitale puntando tutto su un valido assistente virtuale integrato nell’intranet aziendale. Grazie alla collaborazione con Dompè abbiamo arricchito la nostra roadmap di prodotto e sviluppato nuove features che mirano all’ottimizzazione dei processi interni aziendali e a coadiuvare la comunicazione interna.

L’utilità dell’intranet chatbot

Durante la progettazione del chatbot B2B ci siamo soffermati sul capire quali fossero davvero gli argomenti e gli ambiti nei quali un chatbot avrebbe potuto dare un supporto fondamentale e migliorare il passaggio interno delle informazioni in azienda. L’obiettivo era quello di supportare tutti i dipendenti nella comprensione e attivazione delle procedure aziendali, spesso complesse e articolate.

Le riflessioni hanno portato alla luce un altissimo numero di argomenti e task che un chatbot può gestire in assoluta autonomia e dove anzi può migliorare di molto l’esperienza dell’utente finale.

Su cosa possono contare i dipendenti Dompé quando chattano con il bot?

Oltre a ricevere supporto nella gestione dei loro task quotidiani, come la compilazione della nota spese e il reset delle password di accesso, dipendenti ed agenti trovano aiuto nella navigazione dell’intranet, reperendo così tutte le informazioni di cui hanno bisogno durante la giornata lavorativa.

Ma ci sono tantissimi altri task in cui il collega virtuale si sta rilevando essere un valido alleato. Il chatbot infatti:

  • Ricerca documenti
  • Ricerca numeri fissi e mobile dei dipendenti
  • Fornisce il codice di accesso alla stampante
  • Raccoglie ticket qualificati e li smista ai reparti adibiti alla risoluzione del problema specifico
  • Indirizza gli utenti alle piattaforme che compongono l’intranet aziendale, creando scorciatoie verso le applicazioni utilizzate ogni giorno dai dipendenti
  • Aiuta gli agenti nella gestione quotidiana dei propri clienti: grazie all’integrazione con il database di SAP, fornisce un resoconto dettagliato delle informazioni di ogni cliente, dagli ordini agli insoluti, fino al totale fatturato e molto altro!

Un valido alleato per i colleghi del Service Desk e tutti i dipendenti

Dal golive, il chatbot sta aiutando dipendenti e agenti migliorando il flusso delle comunicazioni aziendali, soprattutto per quanto riguarda le informazioni di contatto dei proprio colleghi (topic che copre il 57% delle richieste) e la ricerca dei documenti. Gli operatori del Service Desk IT vengono così sgravati di buona parte delle segnalazioni di primo livello, potendosi concentrare su task più complessi.

Un tutorial bot per il Customer Service di EF

Dopo Diana, l’efficacissimo chatbot di Lead generation, EF ha scelto di impiegare un’assistente virtuale a supporto di un’altra fase del customer jouney: è nata Rita, il chatbot che affianca gli utenti dall’acquisto del pacchetto fino al ritorno dal viaggio studio!

Un post vendita particolarmente delicato

Un viaggio studio non è un prodotto come un altro: la parte più importante della relazione con l’azienda inizia dopo l’acquisto. Si tratta di un’esperienza complessa, che necessita di un’ottima organizzazione e comunicazione, sia prima sia durante il soggiorno all’estero. Per questo EF ha sviluppato Campus Connect e Campus Connect for Parents, due portali dedicati a studenti e genitori su cui trovare tutti i dettagli sul proprio soggiorno all’estero, dalla logistica alla didattica, dalla sistemazione all’organizzazione del tempo libero. Su di essi è possibile non solo reperire tutte le informazioni e i contatti utili, ma anche effettuare pagamenti, prenotare attività, scaricare e caricare la modulistica necessaria.

Una guida integrata sulla piattaforma: perché è fondamentale

Come è noto, ogni piattaforma gestionale con un minimo grado di complessità richiede un po’ di tempo perché gli utenti si abituino ad utilizzarla con scioltezza. È facile che ai primi accessi ci si possa sentire spaesati o, peggio ancora, spazientiti, se non si trova subito l’informazione di cui si ha bisogno. Fidelizzare l’utente all’uso di una nuova applicazione è la sfida più difficile: molto si gioca sulle prime impressioni. Quante volte abbiamo abbandonato un programma dopo pochi minuti giudicandone il funzionamento troppo poco intuitivo? Un assistente virtuale integrato sulla piattaforma è la soluzione ideale per introdurre passo dopo passo alla struttura e alle funzionalità del portale.

Come Rita si prende cura dei clienti EF

Percorso conversazionale di Rita per il customer service di EF

Rita è presente su tutte le pagine dei portali Campus Connect e Campus Connect for Parents ed è stata pensata come un vero e proprio tutorial bot. L’assistente virtuale è infatti in grado di guidare gli utenti tra le numerose funzionalità presenti e di rispondere ad un’ampia serie di FAQ su tutte le fasi dell’esperienza linguistica.

Si possono formulare le domande in linguaggio naturale o seguire il percorso proposto: Rita fornirà subito parte del contenuto informativo richiesto assieme al link della sezione su cui consultare le informazioni di dettaglio.

Percorso conversazionale di Rita per il customer service di EF

Per la gestione di situazioni di difficoltà o disagio dà indicazioni specifiche sulle procedure da mettere in atto e sui contatti di riferimento in Italia e nel paese di destinazione.

Per garantire il miglior supporto possibile in presenza di specifiche problematiche individuali Rita può inoltre aprire ticket qualificati all’assistenza clienti.

Percorso famiglia per il tutorial bot di EF

Con l’assistente virtuale al loro fianco, studenti e genitori possono sfruttare al meglio i servizi messi a disposizione da EF e sentire l’azienda ancora più vicina.

Come avrai già intuito, l’utilizzo di un tutorial bot come questo è davvero versatile: leggi questo articolo e scopri altri ambiti di applicazione di successo!

È arrivato il nuovo voicebot di EasyCoop firmato Heres!

Secondo una nuova ricerca di Juniper Research, il numero di assistenti vocali in uso è destinato a passare da 2,5 miliardi del 2018 a 8 miliardi entro il 2023. La maggior parte di questi assistenti vive e vivrà anche sugli smartphone. Easycoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0, non si è lasciata sfuggire l’occasione e ha deciso di puntare tutto sull’intelligenza artificiale con due chatbot: “Easy” per il Customer Service e l’innovativa lista della spesa vocale per l’App da smartphone.

La partnership con Easycoop ci ha permesso di entrare nel mondo del Voice sviluppando un nuovo touchpoint integrabile con tutti gli assistenti vocali del momento, come Alexa e Google Now. Con il nuovo Voicebot Easycoop fare la lista della spesa non è mai stato così semplice e veloce!

La nostra tecnologia alla base del Voice

Per centrare il duplice l’obiettivo di velocizzare e semplificare la lista della spesa, abbiamo sviluppato l’integrazione con i sistemi vocali ai quali si appoggia il cliente per creare un’interfaccia conversazionale completamente a comando vocale, all’interno dell’App Easycoop.

Il progetto da subito si è rivelato molto interessante e allo stesso tempo complesso per via di alcune ragioni, come la trascrizione del parlato (speech-to-text) e la successiva comprensione della richiesta tramite il tool di NLP, che consente di associare una richiesta alla relativa risposta inserita nei nostri sistemi, infine la creazione di logiche che consentissero la gestione degli elementi della lista.

Così abbiamo iniziato definendo i task che il bot doveva portare a termine, per poi effettuare sviluppi tecnici in grado di avvicinarci sempre più al progetto pensato dal cliente.

Cosa puoi fare con l’innovativa lista della spesa a comando vocale di Easycoop?

Ecco i task del nuovissimo Voicebot di EasyCoop:

  • Aggiungere prodotti;
  • Cercare i prodotti in lista;
  • Leggere la lista completa;
  • Leggere solamente i prodotti che hai selezionato;
  • Selezionare un prodotto;
  • Togliere la spunta dalla lista per rendere di nuovo disponibile il prodotto precedentemente selezionato.

Sono state sviluppate logiche dedicate per ogni task, così da permettere al bot di completare la propria azione e di inviare poi i risultati che emergono al database cliente. Questi dati saranno poi immediatamente visualizzabili dall’utente all’interno della propria lista nell’app per smartphone.

Ma gli sviluppi tecnici di prodotto non finiscono qui!

Abbiamo infatti realizzato un nuovo algoritmo di ricerca degli elementi presenti in lista ottimizzato per compiere ricerche tramite:

  • match preciso tra il nome dell’elemento cercato dall’utente e gli elementi in lista;
  • match con stemming (ovvero la riduzione di un termine alla sua radice detta “tema”) perfetto, che tiene in considerazione un match tra un elemento composto da più parole e gli elementi contenuti nella lista formati dallo stesso numero di parole;
  • match con stemming parziale tra il termine di ricerca composto da una singola parola e gli elementi contenuti nella lista.

Consapevoli inoltre della tecnologia di base e dei suoi punti di forza e di debolezza, abbiamo attivato una correzione degli errori di “speech to text” grazie all’utilizzo di Preprocess, che catturano la stringa errata e la sostituiscono con quella corretta.

Progettare l’esperienza conversazionale vocale

Progettare un’esperienza conversazionale esclusivamente vocale è molto diverso dal progettare un’interfaccia conversazionale text-based. Ecco i principi del VUI sui quali ci siamo focalizzati per implementare un’esperienza conversazionale semplice, veloce e ottimale:

  • Mappare comandi non gestiti: possono essere richieste delle azioni fuori perimetro, non facciamoci trovare impreparati!
  • Feedback: fornire sempre un feedback al completamento dei task
  • Keep it short: l’interfaccia vocale costringe ad ascoltare l’intera risposta, quindi inserisci solo le informazioni strettamente necessarie!
  • Tutorial: educare l’utente su cosa può fare il bot e come attivare alcune opzioni.

Ognuno di questi principi ha rappresentato una sfida a livello di Voice User Experience. Ciononostante la vera sfida è stata far comprendere agli utenti cosa effettivamente possono fare con il bot, in assenza del welcome message introduttivo, tipico delle webchat. La soluzione? Disseminare il flusso conversazionale di tutorial mirati in base alle richieste degli utenti.

Lista delle spesa EasyCoop con app vocale
Lista delle spesa EasyCoop con app vocale

Tutti i numeri del Voicebot

Che traguardi abbiamo raggiunto dopo tutto lo sviluppo tecnico e le sfide conversazionali attraversate dall’inizio del progetto?

Dal go-live di fine maggio 2019 ci sono state 20 mila interazioni, 7 mila conversazioni con 3800 utenti unici e un tasso di successo del 98.8% (dati aggiornati al 10 gen 2020).

Dunque un Voicebot può rivelarsi un alleato vincente nella strategia di business aziendale, se il tuo obiettivo è automatizzare una gestione di task ripetitivi, semplici e che possono essere velocizzati anche per i tuoi utenti.

Zendesk Chat: una nuova integrazione per i chatbot di Heres

Dopo WhatsApp e Facebook, abbiamo rilasciato il connettore per la componente Zendesk Chat (in aggiunta a quelle che già avevamo con Zendesk Support). Questa integrazione abilita una esperienza seamless tra i nostri chatbot e l’assistenza Clienti, sia agli operatori sia ai Clienti finali.

Cos’è Zendesk

Zendesk è una piattaforma cloud per la gestione del Customer Service omnichannel, dotata di un efficace sistema di ticketing multi-agente, la live chat e numerose altre funzionalità per incrementare l’efficienza del Customer Service e aumentare il tasso di conversione.

A chi si rivolge la soluzione Heres + Zendesk?

L’integrazione è stata pensata per tutte quelle aziende che si sono dotate di Zendesk, soluzione leader nella gestione del Customer Service, ed hanno operations e processi attivi su questa piattaforma. Grazie al connubio con Heres potranno quindi contare su un nuovo collega: un Agente di Customer Service dotato di AI e perfettamente integrato in modo seamless all’interno dell’attuale flusso operativo.

Infatti, l’integrazione tramite connettore standard del chatbot con le componenti Zendesk Chat e Zendesk Support, permette agli operatori del Customer Service di intervenire in chat direttamente dalla console Zendesk, senza dover utilizzare ulteriori piattaforme.

Come funziona nel dettaglio questa integrazione?

A livello di backend della piattaforma di Zendesk, il chatbot è a tutti gli effetti un agente della console, che prenderà in carico in prima istanza tutte le conversazioni. Gli operatori poi possono monitorare le conversazioni in tempo reale e fornire, di conseguenza, un supporto migliore. In caso di richiesta di escalation esplicita da parte di un utente, gli operatori attivi nella console Zendesk vengono notificati con un alert sonoro e visivo, così che possano intervenire tramite la console Zendesk Chat e gestire in prima persona la conversazione. Disponbile anche la funzionalità di routing delle conversazioni che prevede la creazione di reparti adibiti alle gestione di differenti tematiche. In questo caso gli operatori saranno notificati per l’ingresso in chat solmente per gli agromenti assegnati al reparto di appartenenza.

L’integrazione è disponibile anche in modalità multi agente: è infatti possibile attivare più agenti conversazionali all’interno di un’unica istanza Zendesk.

I Clienti possono poi possono scegliere se mantenere l’interfaccia grafica della chat di Zendesk o se impostare l’interfaccia webchat di Heres. Questa seconda opzione abilita numerose funzioni aggiuntive, tra cui le funzioni di personalizzazione grafica della chat.

Heres sarà all’evento di Office Automation

Il 28 Gennaio 2020 Heres sarà presente all’incontro organizzato dalla rivista Office Automation a Milano: “Brand Experience e Customer Experience: il cliente Omnichannel tra fisico e digitale”.

Sarà un incontro a porte chiuse nella sede di Soiel International, in cui gli operatori del settore discuteranno sulla situazione attuale di mercato, con focus particolare sull’interazione tra brand e cliente, che vede un alto livello di personalizzazione lungo tutto il percorso d’acquisto.

In questo contesto l’Intelligenza Artificiale applicata alle Interfacce Conversazionali costituisce un touchpoint unico per dialogare con i Clienti in modo più proattivo e personale.

Per noi di Heres sarà un piacere portare al tavolo tutta l’esperienza che abbiamo maturato nella Customer Experience applicata ai Chatbot e la nostra visione sul futuro di questa tecnologia, ambito che avevamo già in parte approfondito in questo nostro articolo.